TECARTERAPIA: UTILIZZO E BENEFICI

COS’E’?
La Tecarterapia è uno strumento che è stato introdotto in Italia nella seconda metà degli anni 90 ma nasce in Spagna come strumentazione per il trattamento della cellulite e approda in Italia a fine anni 90 come elettromedicale per il trattamento dei disturbi neuro-muscolo-scheletrici.
T.E.CA.R. sta per Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo ovvero il modo in cui la Tecar-terapia trasferisce energia ai tessuti. Sinonimi possono essere “diatermia da contatto”, “diatermia a radiofrequenza” o “diatermia capacitiva resistiva”.
E’ una terapia che agisce somministrando energia ai tessuti e le parole Capacitiva e Resistiva stanno ad indicare le modalità con cui può essere effettuata questa somministrazione.
La Tecarterapia può essere inserita in tutti i piani terapeutici per la cura e il trattamento delle patologie legate a mani, spalle, ginocchia, gomiti, anca, colonna vertebrale ed eliminare con efficacia dolori articolari nei pazienti sportivi e non.
La Tecarterapia ha avuto da sempre una grande diffusione nel trattamento delle patologie osteo-articolari, in particolare nell’ambito della riabilitazione del paziente sportivo. Il largo utilizzo nella medicina dello sport è sicuramente dovuto alla grande versatilità della Tecarterapia. Infatti la Tecarterapia può essere utilizzata nel trattamento dei traumi acuti, come nelle patologie croniche ma anche nella prevenzione agli infortuni e nei trattamenti pre-gara.
COME FUNZIONA
Applicando il principio fisico del condensatore, la Tecarterapia induce all’interno dei tessuti lesi un movimento alterno di attrazione e repulsione (500.000/ 1.000.000 di volte al secondo) delle cariche elettriche degli ioni presenti nei tessuti corporei.
In tal modo la tecarterapia trasferisce energia ai tessuti senza alcuna somministrazione di energia radiante dall’esterno.
Queste “correnti di spostamento” inducono 3 effetti: chimico, meccanico e termico.
Il fisioterapista può infatti utilizzare la tecarterapia in due modalità differenti per trasferire energia focalizzando l’energia su tessuti differenti in funzione di dove è localizzata la patologia:
Tecarterapia modalità capacitiva, rilascia più energia nei primi strati sotto l’elettrodo, efficacie sui tessuti molli e superficiali (muscoli, sistema vascolare e linfatico, etc.)
Tecarterapia modalità resistiva, rilascia più energia nei tessuti ad alta impedenza (cioè che lasciano passare minor energia), per questo è utilizzata per applicazioni sui tessuti ossei, cartilaginei, tendinei, aponeurotici.
Nella pratica clinica, infatti, il fisioterapista attua un mix tra capacitivo e resistivo per trattare tutti i tessuti che possono essere implicati nel processo patologico.
La tecar non emana radiazioni ionizzanti come quelle che si producono durante le radiografie quindi non è pericolosa anche se va utilizzata comunque da personale esperto al fine di avere un corretto effetto terapeutico e di non arrecare danni ai tessuti.
I benefici e i meccanismi fisiologici della Tecarterapia sono molteplici:
- Miglioramento dell’afflusso arterioso con incremento dell’apporto di sostanze nutritizie ed ossigeno (riduzione delle tensioni muscolari)
- Miglioramento del deflusso venoso linfatico con più efficiente espulsione di tossine e cataboliti (riduzione dell’infiammazione)
- Miglioramento dell’equilibrio di membrana di tutte le cellule presenti nell’area trattata (Aumento del metabolismo)
- Potenziamento e sinergia con principi attivi che si vogliono veicolare come trattamenti topici
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
La tecarterapia può coadiuvare il trattamento di diverse patologie come ad esempio l’artrosi, il mal di schiena, le cervicalgie, le tendiniti e fascite plantare.
Può essere un valido supporto nel trattamento delle contratture muscolari e nel trattamento sintomatico della fibromialgia.
Le fibrosi sono un altro campo di applicazione della tecarterapia. Queste possono verificarsi a seguito di traumi o possono essere primarie come nel caso dell’induratio penis plastica, della sindrome di Dupuytren o nella sindrome di Ledderhose.
In traumatologia trova applicazione nella facilitazione del riassorbimento degli ematomi e nella biostimolazione delle lesioni muscolari.
E comunque le condizioni in cui la tecarterapia è utile sono moltissime, di seguito ne elenchiamo alcune:
- fibromialgia
- distorsioni di caviglia
- dolore al tendine di achille
- borsite del gomito
- borsite trocanterica
- strappi muscolari
- borsite alla spalla
- lesioni tendinee
- Sindrome del piriforme
- traumi ossei e osteoarticolari
- fratture delle costole da osteoporosi
- riabilitazione post chirurgica: come ad esempio la riparazione del legamento crociato anteriore o della cuffia dei rotatori
- metatarsalgia: ne soffrono soprattutto le donne che usano spesso scarpe con il tacco
- dolori muscolari
- pubalgia
- edemi: ne abbiamo trattati molti che si erano formati a seguito di una forte contusione
- ematomi come quelli che si formano nel caso di importanti lesioni muscolari
- dolore alle ginocchia (gonalgia)
- sindrome femoro-rotulea
- meniscosi
- lesione legamento crociato posteriore
- tenosinovite
- alluce valgo
- coxartrosi
- lesione cartilagine triangolare del polso
- lesioni tendinee: es. la rottura del tendine del capo lungo del bicipite, del tendine del muscolo sopraspinoso
- artrosi del ginocchio (gonartrosi)
- fascite plantare
- epicondiliti chiamate anche “gomito del tennista”
- epitrocleiti conosciute anche come “gomito del golfista”
- capsuliti come nel caso della capsulite adesiva
- spalla congelata
- contratture
- borsiti, spesso se ne vedono in spalle problematiche o nella parte posteriore del gomito (borsite olecranica)
- dolori muscolari
- sciatica
- lombalgia
- lombosciatalgia
- colpo della strega
- cicatrici
- traumi sportivi
- condropatia rotulea
- capsulite adesiva o sidrome della spalla congelata
- frattura del femore
- dito a scatto
- frattura dell’acetabolo
- frattura della clavicola
- frattura dell’omero
- frattura della tibia
- frattura del metatarso
- frattura del calcagno
- spina calcaneare
- tallonite
- dolore cervicale
- triggerpoint
- dolore dietro al ginocchio
- dolore al centro della schiena
- dolore al collo
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE PER LA TECARTERAPIA
Le controindicazioni assolute per il trattamento di tecarterapia sono principalmente 4:
- pazienti affetti da neoplasie, o che sono stati affetti da tale patologia negli ultimi 10 anni: il motivo che impedisce assolutamente di effettuare l’applicazione a questo tipo di persone è l’ipotetico rischio che lo stimolo biologico della tecar possa stimolare un’eventuale presenza di cellula tumorale..
- Pazienti in stato di gravidanza: anche in questo caso si teorizza che lo stimolo biologico indotto dalla tecar potrebbe influenzare la crescita del bambino.
- Pazienti in età pediatrica: si tratta di tessuti in continuo accrescimento, e nel dubbio che lo stimolo biologico possa alterare tale crescita si preferisce vietare assolutamente le applicazioni.
- Pazienti portatori di pacemaker o qualsiasi altro device non scollegabile dal corpo: come ad esempio il device utilizzato dai diabetici per l’insulina. Il campo elettromagnetico della tecarterapia potrebbe interferire con i device, e nel caso di pacemaker, qualora si creassero delle alterazioni di funzionamento si rischierebbe di mettere in gravi condizioni il paziente.
- Pazienti che soffrono di epilessia.
Per approfondimenti leggi l’articolo completo su: https://www.fisioterapiaitalia.com/tecnologie/tecarterapia/