Riabilitazione sportiva, prevenzione e fisioterapia

La riabilitazione sportiva è quella branca della fisioterapia che, come suggerisce il nome, si occupa elettivamente di pazienti sportivi: della loro prevenzione, cura e riabilitazione.
Cos’è la riabilitazione sportiva
In questo tipo di riabilitazione, il fisioterapista ha un modus operandi differente da quello che applica nei pazienti non sportivi. Spesso infatti c’è una maggiore frequenza delle sedute, soprattutto se occorre riabilitare il paziente prima di una gara, e inoltre si hanno tempi di recupero differenti dettati dalla buona condizione fisica e il più delle volte anche dalla giovane età dei soggetti trattati (che sono per lo più under 40).
Gli stessi protocolli di esercizi sono di qualità, intensità, di quantità superiore rispetto a un paziente non sportivo o anche semplicemente non agonista, poiché l’obbiettivo del ciclo fisioterapico in questo caso non riguarda solo il ripristino delle capacità motorie della regione lesa, ma il recupero ottimale della performance sportiva che il soggetto aveva prima dell’infortunio.
L’aspetto motivazionale ad esempio: molto frequente il fisioterapista in ambito sportivo deve saper “gestire” la grande motivazione del paziente, dato che solitamente ha molta voglia di tornare ad allenarsi il prima possibile.
Quali sono le patologie più frequenti nello sport?
Le patologie più frequenti nello sport sono per lo più di carattere traumatologico, e i tessuti più colpiti sono:
- i muscoli: che subiscono stiramenti, distrazioni e strappi;
- le articolazioni: vittime di distorsioni e, seppur con minor frequenza, lussazioni.
In alcune particolari condizioni il paziente sportivo può riportare una frattura da stress, dovuta a microtraumi ripetuti nel tempo.
Come vengono trattati i traumi sportivi?
Non esiste un unico protocollo, ma un percorso terapeutico differente per ciascun trauma, articolazione o tessuto leso, e paziente in questione. Infatti una lesione del legamento crociato anteriore, trauma molto comune nei calciatori, ha un percorso riabilitativo simile ma comunque differente a seconda del soggetto.
In ogni caso ci sono tecniche manuali, mezzi fisici, esercizi terapeutici e tecniche di bendaggio che vengono utilizzati spesso nei percorso di fisioterapia sportiva.
Quali sono le tecniche più utilizzate in fisioterapia
Per esporre con maggior chiarezza suddivideremo tecniche e gli strumenti applicati in questo ambito in quattro categorie.
1-Tecniche manuali
Questo termine comprende il mondo di tutte quelle manovre che il fisioterapista esegue con le proprie mani sul paziente. La tecnica manuale più utilizzata in ambito sportivo è il massaggio.
Cosa è il massaggio sportivo?
In generale la massoterapia ha lo scopo di detensionare e rilassare il tessuto miofasciale e il paziente stesso. In ambito sportivo svolge un ruolo chiave poiché si adatta per tipo di tecnica, modalità e velocità di esecuzione al momento agonistico dell’atleta.
2-Tecniche di bendaggio
Cosa è il bendaggio funzionale?
Il bendaggio funzionale è una tecnica di fasciatura introdotta da alcuni studiosi americani intorno agli anni ’60 del secolo scorso. Ad oggi sono stati fatti progressi importanti in questo ambito ma il concetto è sempre lo stesso e cioè: mediante l’applicazione di fasce adesive più o meno rigide, il bendaggio muscolare ha lo scopo di stabilizzare un’articolazione che presenta problemi di stabilità, che è dolente o che è ancora in fase di recupero in modo da contenerne l’escursione articolare, diminuirne il rischio di sviluppare infortuni e migliorarne la qualità di movimento.
Cosa è il taping?
Il taping è una tecnica di bendaggio in cui si utilizzano elettivamente cerotti adesivi elastici. Questa tecnica, divenuta ormai di moda anche nei non-sportivi probabilmente per i colori vivaci dei cerotti, è utilizzata sia per stabilizzare un’articolazione che per drenare edemi o ematomi che si verificano a seguito di forti contusioni o importanti distorsioni.
3- Esercizio terapeutico
Perché si sta dando sempre più rilevanza all’esercizio terapeutico?
Negli ultimi anni la letteratura scientifica ha dato sempre più valore al “movimento” come prevenzione e trattamento delle patologie. Ovviamente non basta semplicemente muovere un arto o un articolazione per “curarla” ma è fondamentale muoverla correttamente e con criterio, e in questo entra in gioco il fisioterapista.
Poiché il fine ultimo di qualsiasi percorso riabilitativo ortopedico è il ritorno al movimento fisiologico e non doloroso, è importante che si “alleni” il paziente, mediante esercizi specifici e strumenti adeguati, a tal fine.
4- Mezzi fisici
Quali sono i device più utilizzati in ambito sportivo?
Tra i mezzi fisici più utilizzati dai fisioterapisti in questo ambito ci sono:
- tecarterapia: è una terapia che utilizza della radiofrequenze al fine di stimolare la biologia del tessuto.
- ultrasuonoterapia: che molto spesso è associata alla crioterapia, per questo è chiamato cryoultrasuono.
- laserterapia ad alta potenza: utilizza un fascio di luce ad una potenza molto elevata (sopra i 25 w).
- onde d’urto: questo strumento sviluppa onde sonore a una potenza elevata, che infatti generano un vero e proprio “urto” a livello cellulare.
- ipertermia: mediante l’utilizzo di microonde a una frequenza specifica permettono la cessione di energia un una zona specifica.
- elettroterapia: questo tipo di terapia è composto da diversi device. Tra questi ci sono la tens e il neuromodulatore interix che hanno un’importante funzione antinfiammatoria e antidolorifica, e le elettrostimolazioni che sono applicate per migliorare il recupero della massa e della forza muscolare.
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