Dolore al tendine d’Achille, come aiuta la fisioterapia

Succede quasi sempre così, alzandoti dal letto senti dolore intenso nella zona del Tendine d’Achille. Con tutta probabilità hai una tendinite (infiammazione) o una tendinosi (degenerazione) del tendine d’Achille.
Cosa fare quando fa male il tendine d’Achille?
Questo tendine, connette il muscolo del polpaccio con il tallone e la sua azione è quella di farci andare sulle punte dei piedi. Ciò spiega perché la sintomatologia si acuisce quando si fanno esercizi come lo scendere le scale o fare dei balzi. Anche camminare in salita sollecita particolarmente il tendine arrecando dolore. Nei casi dove l’infiammazione è più acuta possono percepire dolore anche spingendo sui pedali dell’automobile.
Gli esercizi di stretching possono essere d’aiuto. Se tutto ciò non funziona bisogna ricorrere alla Fisioterapia in quanto trascurare questo problema e continuare a fare sport può predisporre alla rottura del tendine la cui riparazione è chirurgica e richiede dai 3 ai 6 mesi per il recupero.
Nel nostro centro di Fisioterapia, per risolvere questa problematica utilizzano mezzi fisici ad alta tecnologia come la tecarterapia, l’ipertermia, la laserterapia ad alta potenza HILTe, se tutto ciò non funziona, le famose onde d’urto.
I classici segni dell’infiammazione come il rossore, il calore e il gonfiore verranno dapprima trattati con laserterapia ed eventualmente con tecarterapia in regime di atermia (a freddo) o omeotermia (poco calore).
Ridurre le attività durante la fase di riabilitazione
Il dolore va rispettato.
Tutte le attività che producono dolore o che lo incrementano vanno evitate mentre quelle che lasciano inalterata la sintomatologia o la riducono vanno enfatizzate. In linea generale possiamo affermare che non è corretto sospendere lo sport ma bisogna dosarlo di modo che non produca riacutizzazione.
Se tutto ciò non porta ai risultati sperati è possibile effettuare trattamenti infiltrativi. I farmaci più utilizzati sono l’acido jaluronico, il cortisone e i più moderni fattori di crescita che prevedono l’utilizzo delle piastrine contenute nel sangue del paziente.
I casi resistenti ad ogni tipo di trattamento conservativo possono trovare soluzione con un intervento chirurgico in cui il tendine viene “cruentato” (si praticano dei piccoli tagli nel tendine al fine di farlo sanguinare e quindi rigenerare).
Fortunatamente solo coloro che hanno procastinato a lungo il trattamento di questa patologia hanno dovuto ricorrere a questo tipo d’intervento per cui, sei hai scoperto di soffrire di un problema al tendine d’Achille segui innanzitutto le fasi di autotrattamento e, se non fosse sufficiente per eliminare il dolore, il ridurre il rischio di rottura e ritrovare il tuo benessere.
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